lunedì 14 settembre 2009
questo blog è definitivamente finito qui dentro. si chiude qui e non ci sono saracinesche. dopo mesi che non scrivevo, che scrivevo su dei pezzi di carta di qualsiasi tipo perchè ero in giro, poche frasi dispari, per portare in giro questa specie di circo che ogni tanto mi sento. mentre ascolto uno strano live di Antony and the Johnsons di qualche anno fa, in un piccolo locale per travestiti di new york, che qualche anno fa probabilmente non mi sarebbe neanche piaciuto. Ho riletto quello che ho scritto in quasi due anni, come salutarsi dagli specchi distrutti, ne ho riscritto delle parti, ho aggiunto dei mesi, mesi inediti, buttato via dei giorni. il tredici ottobre un giorno qualsiasi che dovrebbe essere un martedì dovrebbe arrivare nelle librerie. e tu mi dici che ci sono delle offerte incredibili per i voli che partono a mezzanotte e mezza ma mi sa che non faremo in tempo a partire.
giovedì 2 aprile 2009
Arrivano navi da crociera arancione nei quartieri dormitorio. Il blu oltremare delle nostre anime assiderate. Stacanovisti alcolizzati e pallidi come la luna che ci vengono incontro. Quando avevamo quattordici anni e come nei film di Rossellini. Altre eclissi e lontananze oceaniche da te. Ci daranno trenta euro. e ci metteranno in fila tra le teste chinate e i cuori magri, su scale mobili e su tappeti volanti. e su divani cementati. Vedrai che scopriremo delle altre americhe io e te. e il ronzio del lavoro di tutti. Come il rumore del mare. il mestiere di vivere, ogni tre frasi alzi gli occhi e guardi il muro bianco sporco davanti a te. e i tuoi piccoli principi tutti appesi.
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